Storia
Lo Street Food, o cibo di strada risale a diecimila anni fa. Tale usanza, introdotta dagli egizi, viene successivamente adottata in tutta la Grecia. Inizialmente il cibo che veniva preparato e servito era il pesce fritto; ma questa tradizione passando dai greci ai romani è arrivata a proporre innumerevoli varianti di cibo.
Negli scavi di Ercolano e Pompei sono stati ritrovati resti di “thermopolia”, antenati degli attuali “baracchini” itineranti. Erano una forma di cucinotti che si affacciavano direttamente sulla strada, vendendo diverse tipologie di cibi. In quell’epoca le abitazioni delle classi meno abbienti erano prive di cucina. L’unica forma che queste persone avevano per nutrirsi era quella di recarsi in questi baracchini che offrivano cibo a prezzi molto bassi.
Questa tipologia di cibo di strada si è trasformata negli anni. Ha portato alla nascita dei “pâstés”, involucri di pasta farciti con carni stufate o verdure, vendute ai lavoratori in modo da potersi nutrire mentre lavoravano. Successivamente hanno dato origine alle “pasticcere” raggiungendo nel Rinascimento le tavole regali di tutta Europa sotto forma di timballi, torte salate e sfoglie ripiene di tartufi.
In Gran Bretagna, tale tipologia di cibo era caratterizzata da un involucro di farina, acqua e strutto con all’interno interiora stufate che venivano mangiate dai minatori e dagli operai ai tempi della rivoluzione industriale. Sempre dalla Gran Bretagna nasce la tradizione, molto in voga attualmente, del “Fish and Chips” , pesce e patate fritte vendute per strada avvolte in fogli di giornale. Questa usanza è la stessa di quella degli egizi di Alessandria arrivandosi ad estendere in tutto il Nord Africa e Spagna.
Evoluzione
In passato, quindi, lo street food era il cibo dei poveri, mentre oggi identifica e contraddistingue la tradizione e cultura di un particolare territorio.
Questo legame territoriale è evidente in tuti i baracchini che vediamo nelle nostre città durante gli street food, infatti i cibi di strada italiani più diffusi sono: arancini siciliani, arrosticini abbruzzesi, cannoli siciliani, gnocco e tigelle emiliane, focacce liguri e molti altri.
Nato come cibo per poveri, adesso lo street food sta prendendo una direzione orientata a un cibo più raffinato. mantenendo, però, la tradizionalità che lo contraddistingue. In un mondo globalizzato, l’innovazione ed evoluzione dello street food consiste nel riuscire a mantenere ed espandere la tradizione e cultura locale di una zona.
Attualmente le città con il maggiore numero di banchetti per il cibo al mondo sono: Bangkok, Singapore, Marrakech.