I ristoratori italiani sono stati messi a dura prova in questa emergenza Coronavirus.
Con la Fase 2, intravedono una piccola e sfocata possibilità di riprendersi , ma purtroppo le regole da seguire sono troppo restrittive.
Mascherine e guanti monouso sono ancora d’obbligo. Ma quali sono le altre misure di prevenzione?
18 Maggio e distanziamento
Per prevenire la proliferazione del virus, oltre ai guanti e alle mascherine sarà necessario:
- effettuare il servizio solo su prenotazione. Questo permetterà di evitare assembramenti dentro e fuori dal locale.
- Si potrà misurare la temperatura corporea, impedendo l’accesso a chi ha una temperatura di 37,5°
- Rimodulazione degli spazi: ogni locale deve definire un limite di capienza che preveda 4 metri per ciascun cliente. Nei fatti, la distanza all’interno del locale dovrà essere di almeno 2 metri. Per i locali di non hanno tavoli: 1 m.
- Per ovviare a questa riduzione, la soluzione è la barriera divisioria.
- Prediligere, laddove si può, lo spazio all’aperto.
- I menù dovrebbero essere sostituiti con lavagne, app o siti oppure fogli monouso.
- La consumazione al bancone è possibile se si mantiene la distanza di almeno 1 metro dalle altre persone .
- Ovviamente, il pagamento contactless e le barriere divisorie alla cassa sono le modalità di pagamento preferibili.
- Obbligo di mettere a disposizione sanificanti e DPI non solo per lo staff, ma anche per la clientela.
- Al termine di ogni servizio al tavolo sarà necessario disinfePttare le superfici.
I clienti dovranno indossare le mascherine e i guanti durante le attività prima e dopo il pasto (entrare nel locale, utilizzare servizi igienici, pagare), mentre lo staff dell’attività deve utilizzarle ogni volta che è possibile.
Fase 2: Ce la farà la ristorazione italiana
Sarà dura, e non poco!
Confesercenti ha sottolineato che queste restrizioni obbligheranno migliaia di attività a chiudere. Ridurre ad un terzo i coperti vuol dire aver meno introiti, ma se si alzeranno i prezzi la clientela diminuirà ancor di più.
I ristoratori ora si dovranno far forza e sfruttare le risorse che hanno: organizzare lo staff in modo tale da poter offrire servizio in loco seguendo le regole di sicurezza e incentivare il food delivery e il cibo d’asporto.
Altre risorse che vengono solitamente tralasciate sono i social! Vi abbiamo parlato della loro importanza qui.
Sarà difficile è vero, ma non impossibile.
Buona ripresa a tutti!
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