Le consegne a domicilio ci hanno fatto sopravvivere per tre mesi. Ora, dopo poco più di un mese dalla riapertura dei bar, ristoranti, pasticcerie e chi più ne ha più ne metta, tutto sembra quasi tornato alla normalità. Ma l’asporto e il food delivery sono stati dimenticati?
Consegne e take away: panorama attuale
Durante il lock down c’è stato un incremento esponenziale delle consegne a domicilio tant’è che molti ristoratori hanno deciso di attivare un servizio di delivery. Per quelli più inesperti, l’ausilio di piattaforme come UberEats o JustEat, sono stati essenziali. Per quelli che avevano già attivato questo servizio, le ordinazioni sono aumentate.
Ora con la riduzione dei coperti nei locali, se desideri gustare il piatto del tuo ristorante preferito, devi prenotare prima (soprattutto se si tratta dei weekend), oppure avvalerti del servizio di consegna a domicilio. Altrimenti, se sei di passaggio, il take away risulta l’opzione migliore.
Rimangono comunque valide le linee guida di Assodelivery, l’associazione italiana di food delivery:
- utilizzare i dispositivi di protezione individuale durante la consegna dell’ordine.
- Evitare il più possibile il pagamento in contanti e prediligere le transizioni contacless.
- Mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro.
- Se si presentano sintomi influenzali, rimanere a casa per l’incolumità altrui.
- I contenitori per l’asporto devono essere sigillati in modo tale da assicurare la massima igiene.
- Sanificare frequentemente il punto di ritiro per il take away e le borse termiche per il delivery.
Anche per i clienti ci sono linee guida da seguire:
- prediligere la prenotazione telefonica o online anziché al locale.
- All’interno del locale o al momento del ritiro del cibo, devono indossare la mascherina e rispettare la distanza.
- Non si può sostare all’interno del locale se è stato richiesto cibo da asporto.
Estate 2020, come sarà?
Sicuramente quest’estate ci sarà un calo delle consegne a domicilio, ma non è altrettanto certo che ci sarà per il take away.
Se un ristorante prima poteva contenere 50 persone, ora con le limitazioni può arrivare a 25/30 persone. Per questo motivo è molto utile per l’attività, implementare un servizio take away efficiente ed efficace.
Proporre un menù solo per l’asporto o il delivery amplierebbe l’offerta del locale, altrimenti riproporre i piatti del servizio in loco va bene ugualmente, ma bisogna fare alcune modifiche. I prezzi non devono abbassarsi troppo rispetto all’offerta in loco, poiché questo potrebbe portare dubbi sulla qualità degli alimenti. Inoltre, bisogna assicurarsi che la tipologia di pietanza sia adatta per il trasporto e per i contenitori stessi.
Per incentivare l’acquisto del cibo da asporto oppure del delivery si possono creare contest sui social dove si mettono in palio i piatti del weekend. Sicuramente il vincitore riceverà gratis il piatto, ma tutti gli altri avranno talmente tanta acquolina in bocca che finiranno per ordinarlo.
Questa sarà una crescita lenta e difficile. L’unica cosa che possiamo augurare a tutti i ristoratori è quella di saper sfruttare la formula “servizio in sala + take away + consegne a domicilio” nel migliore dei modi. Prima o poi, tutto tornerà alla normalità.