Giugno inoltrato e l’emergenza Covid ha installato la paura e la sfiducia nell’uscire. Non solo, anche nello stare in compagnia, nel mangiare buon cibo locale attorno a una tavolata di buoni amici. Le sagre sono anche questo: buon cibo, buona compagnia e tanta tradizione e cultura.
Purtroppo molte delle Pro Loco insignite a sagre di qualità nel 2020 hanno annullato l’evento, altre lo hanno reso social, mentre altre ancora stanno provando a organizzare la festa di paese rispettando i vincoli legislativi.
Paura Covid : Perché le Pro Loco hanno detto NO!
A Capalbio le contrade hanno rinunciato alla sagra annuale per svariati motivi, in particolare per la mancanza o limitazione di socializzazione. Importante fattore per una festa, poiché senza quello sarebbe solamente un evento a scopo pecuniario. Molti altri enti paesani hanno preso questa decisione.
Le sagre annullate sono tantissime, alcuni per motivi di spazi, altri per supporto alle attività locali.
Infatti molte Pro Loco hanno deciso di non intraprendere le classiche feste annuali poiché potrebbero svantaggiare quei locali, bar, ristoranti e attività che per mesi sono rimaste chiuse a causa del lock down.
Altre feste invece non si sono fatte abbattere dall’emergenza. Tra contest online, celebrazione delle vecchie edizioni e altre attività social, hanno comunque mostrato la voglia di far vivere l’atmosfera paesana mantenendo la distanza sociale.
Paura Covid: Chi e come l’hanno superata!
In Puglia e Basilicata, l’annuale Sagra della Ciliegia Ferrovia di Turi è avvenuta nonostante le limitazioni: in date programmate sono state selezionate le tappe di questo evento itinerante. Le ciliegie anche quest’anno sono arrivate direttamente nelle città presentate dai vari sindaci. L’ultima tappa avverrà domani a Roma in Piazza della Repubblica.
Dal 16 giugno sarà possibile riprendere con gli eventi, ma rispettando determinate limitazioni.
Secondo le norme anticontagio, la festa deve essere organizzata seguendo determinate restrizioni e accorgimenti.
- Assicurare la distanza di sicurezza di almeno un metro per persona (ad eccezione dei nuclei famigliari).
- Utilizzare die termoscanner per misurare la temperatura corporea.
- Costituire ingressi separati (entrata/uscita) in modo tale da non creare assembramenti.
- Facilitare il percorso del cliente tramite segnaletica (anche a terra).
- Utilizzare obbligatoriamente le mascherine.
- Per lo staff e l’ambiente della sagra: massima igiene e quindi frequente sanificazione/sostituzione di guanti e mascherine.
Molti si stanno già attrezzando, altri hanno già rinunciato.
Un’ottima soluzione sarebbe quella di creare bauletti take away grazie ai quali i clienti possono acquistare il pasto da gustare comodamente a casa oppure in un spazio all’aperto distante dagli altri partecipanti.
E voi cosa pensate? Sagra sì o sagra no?
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